Sembrava oramai cosa fatta: il caso del giorno, anticipato dai media inglesi già ieri, doveva essere la conferma del sostanziale incremento della tassa d'iscrizione al mondiale di Formula 1.
Il comunicato stampa della FIA diramato al termine della riunione, invece, ha preso tutti in contropiede: la tassa rimane la stessa (solo adeguata all'inflazione programmata), e la grande novità è la possibile nascita di un nuovo campionato di supporto alla Formula 1, con il nome di Formula 2.
Il ruolo del campionato di supporto, però, è stabilmente (o almeno, sembrava esserlo) nelle mani della GP2 e del gruppo suo proprietario CVC, lo stesso che controlla il Formula 1 Group insieme ad Ecclestone e alla Delta Topco.
La mossa della Federazione di avviare un proprio campionato di supporto alla Formula 1, quindi, rientra nella guerra aperta tra la FIA ed Ecclestone stesso: la Formula 2, infatti, si propone con costi estremamente contenuti e, inoltre, sarebbe il campionato 'ufficiale' di supporto contrariamente all'attuale GP2, che non è mai stata legata ufficialmente alla Formula 1 al punto di avere un paddock separato da quello della 'sorella maggiore'.
Una situazione estremamente complicata resa di ancor più difficile interpretazione dalle pochissime informazioni trapelate sul nuovo campionato: se davvero c'è l'intenzione di correre in concomitanza delle gare di Formula 1, chi ci correrà, che tipo di monoposto saranno impiegate a livello tecnico.
Per il momento, nessun'altra informazione è trapelata: sicuramente, però, moltissime squadre si sono messe alla finestra per valutare quella che, al momento, sembra un campionato economico e di altissimo rilievo mediatico.
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